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Fino al 10 settembre il Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri, in collaborazione con le Associazioni e le guide escursionistiche della provincia di Imperia, propone un calendario di escursioni gratuite alla scoperta di alcuni fra i paesaggi geologici più emozionanti delle Alpi del Mediterraneo, nel territorio candidato ad essere inserito fra i luoghi Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

Le escursioni, organizzate dal Parco Alpi Liguri grazie al Progetto Regionale Green&Blue, saranno un’ottima occasione per iniziare a conoscere, da un diverso punto di vista, il patrimonio naturale delle nostre valli alpine. Qui, la storia geologica dei luoghi ha fortemente caratterizzato l’ambiente e il paesaggio, condizionando anche la presenza dell’uomo.

Come lo scorso weekend, anche questo fine settimana vedrà susseguirsi due appuntamenti: sabato 26 agosto la guida Marina Pissarello illustrerà le meraviglie geologiche della Val Tanarello, con la grotta Tana Cornarea; domenica 27 agosto Giampiero De Zanet partirà da Realdo per un’escursione lungo il Sentiero dei Flysch.

N.B.: Ricordiamo che le uscite sono gratuite e aperte a tutti.

QUARTA USCITA SABATO 26 AGOSTO: La Valle Tanarello e la Grotta Tana Cornarea
Percorrendo la Statale 28 si raggiunge, al confine fra le Province di Imperia e di Cuneo, la località Ponte di Nava: da qui si prosegue sulla provinciale per Viozene (frazione di Ormea) fino ad incontrare sulla sinistra, dopo circa 5 km, un’ampia area attrezzata per pic-nic. È questa la confluenza fra il Rio Negrone ed il Rio Tanarello da cui ha origine il Fiume Tanaro e da dove inizierà l’escursione.
In breve, lungo un’agevole pista sterrata, si raggiungerà il Ponte Schiarante, via di transumanza verso l’Alpe di Cosio, e l’attacco del sentiero che – all’ombra di una gradevole faggeta – condurrà alla grotta “Tana Cornarea” e all’omonima falesia. La parte iniziale di questo anfratto è facilmente accessibile: i nostri progenitori lo abitarono nell’Età del Bronzo e vi sono stati trovati resti di orso delle caverne (Ursus speleo).
Lungo la valle, la ricchezza della vegetazione e la varietà di eco-ambienti a contorno del corso d’acqua rendono particolarmente gradevole il percorso durante la stagione estiva e favoriscono la presenza di molte specie botaniche, ornitologiche e ittiche.
L’itinerario si sviluppa attraverso scenari incantevoli, con cascatelle, marmitte dei giganti e splendidi scorci panoramici, permettendo di osservare da vicino le eccezionali caratteristiche delle rocce.

Ritrovo: ore 8:30 a Ponte di Nava oppure 8:45 c/o Ponte sul Tanaro (area attrezzata lungo la strada per Viozene).
Durata: 4 ore – Dislivello: 340 metri circa – Difficoltà: T (turistica) – Lunghezza: 9 km (+ altri 3 km facoltativi)
Equipaggiamento consigliato: abbigliamento comodo, pantaloni lunghi, scarpe o scarponcini da trekking, acqua da bere (rifornimento consigliato a Ponte di Nava), giacca antivento/anti pioggia. Pranzo al sacco a cura dei partecipanti.
Partecipazione gratuita.
Info e prenotazioni: prenotazione obbligatoria entro le ore 14:00 di venerdì 25 agosto – Marina Pissarello – Tel. 347 1107301

QUINTA USCITA DOMENICA 27 AGOSTO: Il Sentiero dei Flysch
Un’escursione che sarà occasione di approfondimento sulla nascita e l’evoluzione delle nostre Alpi Liguri. Dalla lettura delle rocce del versante sud-occidentale del Saccarello, la cima più alta della Liguria, si dà ragione di come l’Antola (il monte dei Genovesi) e il Saccarello stesso, che distano oltre cento chilometri, siano affratellati nella genesi e che il Saccarello si sia allontanato in seguito ai movimenti che hanno generato le Alpi Marittime.
L’escursione partirà dal Rifugio Realdo, al centro dell’omonimo borgo, per seguire la via di arroccamento dell’Alta Via dei Monti Liguri, verso il Passo di Collardente; qui il percorso intercetterà la strada ex-militare Melosa-Garezzo, che verrà percorsa fino al bivio del Passo della Guardia. Ci si dirigerà poi verso Triora e si scenderà gradualmente a Verdeggia. Si tornerà a Realdo passando per il sentiero che sovrasta Verdeggia a partire dalla “Colombera”.

Ritrovo: ore 9:00 a Realdo (Comune di Triora)
Durata: 5 ore – Dislivello: 800 metri circa – Difficoltà: E – Lunghezza: 14 km
Equipaggiamento consigliato: scarponcini da montagna impermeabili, giacchetta impermeabile/giacca a vento, pantaloni lunghi, maglietta e calzini di ricambio, almeno 1 litro e mezzo di acqua, racchetta/e da trekking, cappellino, binocolo, macchina fotografica. Pranzo al sacco a cura dei partecipanti.
Partecipazione gratuita.
Info e prenotazioni: prenotazione obbligatoria entro le ore 14:00 di sabato 26 agosto – Giampiero De Zanet – Tel. 339 1183146

Ecco tutte le uscite successive:

SETTEMBRE
Sabato 2: Passo Muratone-Pigna (Matteo Serafini – Tel. 333 6853041 – teos.teos@libero.it)
Domenica 3: Monte Grammondo (Mara Pedrazzi – Tel. 333 5824314 – nordic.golfodianese@gmail.com)
Sabato 9: Monte Gerbonte-Cima Marta (Giampiero De Zanet – Tel. 339 1183146 – g.dezanet@tiscali.it)
Sabato 9: Rocchetta Nervina-Monte Terca (Marco Macchi – Tel. 338 1375423 – info@liguriadascoprire.it)
Domenica 10: Piancavallo (Marco Rosso – Tel. 338 7718703 – info@attraversolealpiliguri.eu)
Domenica 10: Viozene-Grotta delle Vene-Gola delle Fascette (Marina Pissarello – Tel. 347 1107301 – marina.pissarello@gmail.com)

LA CANDIDATURA UNESCO – PER SAPERNE DI PIU’
Il primo deposito dell’istanza di candidatura e inserimento nella lista indicativa dei beni naturali UNESCO è avvenuto nel maggio 2013, con la scelta di tre criteri per l’individuazione del Valore Universale Eccezionale (due biologici, uno geologico).
Nel maggio 2016 si è deciso di proseguire nella redazione del Dossier per la dimostrazione del Valore Universale Eccezionale del territorio transfrontaliero delle “Alpi del Mediterraneo” utilizzando unicamente il criterio geologico (VIII).
Nel gennaio 2017 si ha una nuova registrazione nella lista indicativa (tentative list) della candidatura a tre Stati (Italia, Francia e Principato di Monaco) relativa al solo criterio VIII, geologico.
Le 8 zone che insieme compongono il sito seriale (cioè non continuo) chiamato appunto “Le Alpi del Mediterraneo” sono ricomprese in territori già sottoposti a protezione dal punto di vista naturalistico.