FAI e Intesa Sanpaolo presentano i 21 Luoghi del Cuore selezionati alle Linee Guida 2017 in collaborazione con il MiBACT: saranno realizzati progetti di restauro e di valorizzazione e avviate azioni mirate presso gli Enti di Tutela. A questi si aggiungono i vincitori 2016 della classifica generale e il luogo più votato nelle filiali Intesa Sanpaolo, che otterranno un intervento dedicato: 24 Luoghi del Cuore in tutto che verranno restituiti all’Italia.
Fra questi luoghi, c’è anche il casello del dazio di Pieve di Teco, il piccolo edificio che si erge all’interno della rotonda sulla Strada Statale 28, a valle del paese: attivo probabilmente a partire dal XVII secolo, la struttura veniva utilizzata anche come casello di sanità durante le pestilenze. Posizionato nel mezzo della rotatoria, il casello rappresenta per la comunità locale “un cartello di benvenuto”. Oggi versa in stato di completo abbandono: il tetto è compromesso e l’acqua ha fatto cedere una delle travi che reggono la pavimentazione danneggiando gli affreschi interni.
La mobilitazione per il recupero è stata guidata dall’Associazione Wepesto per promuovere e far conoscere un tesoro minore del territorio ligure, ma altrettanto importante in quanto elemento identitario per la collettività. La raccolta voti è stata sostenuta dagli istituti scolastici locali, dai comuni limitrofi di Borgomaro e Dolceacqua e da alcune associazioni locali.
Il FAI sosterrà l’Associazione Culturale WePesto nella firma di un protocollo d’intesa tra il Comune di Pieve di Teco, ANAS e l’Associazione stessa, finalizzato al recupero del casello. L’accordo prevede l’impegno del Comune nel progettare il recupero del bene, il reperimento dei fondi necessari a coprire i costi dei lavori da parte dell’Associazione e la concessione dell’edificio in comodato d’uso al Comune da parte dell’ANAS, proprietaria del bene.