[Fonte: La Stampa Cuneo] E’ stato il Ministro all’Ambiente Gian Luca Galletti a ufficializzare, venerdì 23 febbraio in Provincia a Cuneo, la candidatura delle “Alpi del Mediterraneo” a Patrimonio Mondiale Unesco, consegnata a Parigi dallo stesso Galletti alcune settimana fa.
Il ministro Galletti ha elogiato il progetto “Alpi del Mediterraneo” che coinvolge nella comune storia geologica, ambientale e di biodiversità un’area di 268.500 ettari che interessa 79 Comuni (28 dei quali in territorio italiano) e 3 Stati: Italia, Francia e Principato di Monaco.
Per completare le molte ricchezze ambientali tutelate da più di trent’anni dal Parco Naturale delle Alpi Marittime e dal Parco Nazionale del Mercantour, nel progetto sono stati inseriti anche i Parchi del Marguareis e delle Alpi Liguri, alcune zone protette della Provincia di Imperia, l’Area protetta regionale Giardini Botanici Hanbury, alcune zone naturali tra entroterra e costa del Dipartimento delle Alpi Marittime.
L’area delle “Alpi del Mediterraneo” riassume un “unicum” tra geologia, processi ecologici e biodiversità grazie ad aree caratterizzate da una grandissima ricchezza naturale in termini di ambienti e specie. Questo tratto della catena alpina è il risultato di eventi geologici che hanno portato alla formazione di un “piano inclinato” che, nello spazio di circa 70 chilometri e senza interruzioni, scende dai 3.000 metri di quota delle vette più alte (Cima sud dell’Argentera 3.297 m) fino a circa 2.500 metri di profondità al di sotto del livello del mare.
Teatro di tre eventi geologici importanti, che si sono succeduti nell’arco di oltre 400 milioni di anni, le “Alpi del Mediterraneo” sono l’unico sito conosciuto in cui sono visibili le testimonianze di tre cicli geodinamici successivi ed una testimonianza straordinaria nella storia universale dei continenti della terra. Si tratta, quindi, di un’orografia straordinaria che è alla base di una serie di incredibili contrasti in termini di quota, clima e biodiversità, comprese 269 specie endemiche (animali e vegetali).