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[Fonte: LaStampa.it] L’Italia candida per il 2019 le Alpi del Mediterraneo a Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Il 30 gennaio è stato consegnato il dossier al Ministero, che ha provveduto a inoltrarlo alla sede mondiale Unesco a Parigi. L’ufficializzazione della candidatura è stata resa nota il 24 gennaio in occasione dell’incontro del consiglio direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco. Si tratta di una candidatura transnazionale, che l’Italia avanza anche per conto della Francia e del Principato di Monaco.

Il sito “Alpi del Mediterraneo”, con una superficie totale di 268.500 ettari tra terra (60%) e mare (40%), comprende porzioni significative delle alte valli cuneesi tra Stura e Tanaro, dell’entroterra del Ponente Ligure, del Mercantour e della Costa Azzurra, oltre al vasto tratto di mare tra Nizza e Ventimiglia.

Tutto il territorio interessato è posto all’interno di Parchi (Marittime, Marguareis, Alpi Liguri, Mercantour) o di Siti di Importanza Comunitaria. Ben 79 i Comuni coinvolti, 28 dei quali in territorio italiano.

Al centro della candidatura c’è la loro storia geologica, un sistema di grande importanza per lo studio della geodinamica della Terra che, in uno spazio di appena 70 chilometri, collega il ghiacciaio più meridionale delle Alpi agli abissi più profondi del Mediterraneo occidentale. Le Alpi del Mediterraneo sono l’unico sito conosciuto in cui sono visibili le testimonianze di tre cicli geodinamici successivi, lungo un periodo di 400 milioni di anni. Il territorio del sito è particolarmente interessante dal punto di vista della biodiversità, grazie alle caratteristiche geomorfologiche e climatiche legate al passaggio rapido dall’ambiente alpino all’ambiente mediterraneo.

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