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Anche quest’anno l’Ente Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri parteciperà a “Olioliva” con uno spazio istituzionale in Calata Cuneo, per accogliere tutti i visitatori desiderosi di scoprire e riscoprire la natura e la montagna del Ponente Ligure, i borghi e le tradizioni dell’area protetta. Come nelle due precedenti edizioni, si punterà a stupire ed emozionare i visitatori: dopo la Stanza del Volo del 2022 e l’Outdoor Experience del 2023, lo stand dell’edizione 2024 sarà allestito come una piccola sala cinematografica, con la proiezione continua e gratuita di video e filmati dedicati al territorio, alla cultura, alla cucina tipica, alla natura e alla biodiversità, e l’assistenza di un operatore per informazioni e distribuzione di materiale promozionale al pubblico, proposte di escursioni e visite guidate.

L’area protetta gestita dal Parco delle Alpi Liguri coinvolge 3 vallate e 8 Comuni, dalla vetta del Monte Saccarello all’entroterra vicino al mare: Cosio d’Arroscia, Mendatica, Montegrosso Pian Latte e Rezzo in Valle Arroscia, Triora e Molini di Triora in Valle Argentina, Pigna e Rocchetta Nervina in Val Nervia. La combinazione eccezionale di natura incontaminata e antropizzata, dove la biodiversità dialoga con l’espressione artistica e il lavoro quotidiano dell’uomo, è cifra caratterizzante di questo Parco, che punta sul turismo sostenibile e sulle attività outdoor, ma anche sulle tradizioni e l’arte dei borghi storici.

Nel 2022 l’Ente Parco ha infatti conseguito la Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle Aree Protette (CETS), il riconoscimento di Europarc Federation che certifica una virtuosa gestione del territorio in ambito turistico e consente l’ingresso nella Rete di destinazioni sostenibili a livello internazionale.

Il percorso della CETS ha attivamente coinvolto amministratori locali, ristoratori, albergatori, aziende, guide e associazioni del territorio per la formulazione di una strategia condivisa intitolata “Un’alta terra di frontiera vista mare”, con 38 soggetti coinvolti fra Enti pubblici, associazioni e operatori privati e 58 azioni in tema di turismo sostenibile, da concretizzare e portare a compimento entro il 2025. Una garanzia di qualità per turisti e visitatori, che sempre di più prediligono un tipo di turismo attento al rispetto dell’ambiente, degli elementi naturali e delle comunità locali, favorendo uno sviluppo economico sostenibile: un traguardo importante, che testimonia il lavoro svolto dal Parco negli ultimi anni e si configura come nuovo punto di partenza per l’Ente, per andare avanti con rinnovato slancio e continuare a porre la sostenibilità al centro di tutte le prossime azioni.

Una sostenibilità che trova un alleato importante anche nella cultura gastronomica: la cucina tipica delle Alpi Liguri fa spazio agli aromi dell’entroterra e ai sapori montani, dove l’olio, più che un condimento, era considerato un medicinale prezioso, da assumere in piccole dosi. Anche la particolare conformazione geografica e climatica del paesaggio, la vicinanza alle cime montuose e al mare, ha contribuito a creare prodotti e sapori unici: l’Alta Valle Arroscia e l’Alta Valle Argentina condividono le ricette della Cucina Bianca, che ancora oggi portano in tavola i sapori della pastorizia, con latticini e ortaggi poco colorati; la zona di Rezzo, prossima ai pascoli del Monte Monega, vanta una lunga tradizione pastorale legata alla produzione di formaggi, mentre la Val Nervia offre ai visitatori il gusto delicato del fagiolo bianco, che si sposa perfettamente con la più saporita carne di capra.

Fra queste eccellenze non sono da dimenticare il miele e le erbe aromatiche di Cosio d’Arroscia, le castagne di Montegrosso Pian Latte, il vino Ormeasco DOC di Rezzo, il Pane e lo zafferano di Triora. In questo patrimonio spicca infine l’eccellenza dei numerosi Presidi Slow Food: la Toma di Pecora Brigasca, l’Aglio di Vessalico, il Fagiolo Bianco di Pigna e il miele di Ape Nera del Ponente Ligure.

Commenta il Presidente del Parco Alessandro Alessandri: “Grazie ai fondi delle Green Communities, il finanziamento del PNRR per le aree montane, l’Ente Parco è impegnato nella costituzione delle comunità del cibo: a settembre abbiamo infatti presentato a Pieve di Teco il Protocollo di Intesa per l’istituzione del ‘Distretto del Cibo Liguria di Ponente’ con la Regione Liguria, il Comune di Pieve di Teco, la Camera Commercio Riviere di Liguria, il Centro Studi Alfred Nobel di Sanremo, l’Associazione “Antiche Vie del Sale”, l’Associazione “La Via Aleramica APS”, e la Consulta Nazionale dei Distretti del Cibo. Uno strumento per promuovere percorsi di collaborazione fra imprenditori, Enti Locali e soggetti sociali interessati allo sviluppo sostenibile dei territori, alla coesione e all’inclusione sociale, per rispondere ai bisogni della comunità e per garantire qualità al consumatore. Questo nuovo Distretto del Cibo si concentrerà proprio sulla valorizzazione del territorio unendo settore agroalimentare, ristorazione e ospitalità, Enti Locali e Associazioni per definire un Piano di Sviluppo con il riconoscimento ufficiale alla Regione Liguria. Pensiamo che il cibo e l’agricoltura siano il riferimento da cui partire per un percorso di nuovo sviluppo turistico sostenibile, poiché il cibo coinvolge, unisce le persone e favorisce il benessere, la salute e la qualità della vita, ma anche la salvaguardia della biodiversità”.