Seleziona una pagina

[Fonte: Liguria Business Journal] Un consorzio forestale pronto da approvare per oltre 4 mila ettari (Pigna, Rocchetta Nervina e Triora) e un altro in gestazione (Sanremo, Ceriana, Baiardo e Perinaldo) di poco più di 2.500 ettari. Infine il Parco Alpi Liguri, che con i suoi circa 6.000 ettari, i Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e le Zone a Protezione Speciale (ZPS), sottoposti alla sua tutela e gestione, si è dotato di un Piano Integrato. I consorzi forestali nascono dall’esigenza di unire pubblico e privati per governare il patrimonio boschivo: cura e manutenzione, taglio, tutto ciò che può essere sfruttato anche a livello economico per trasformare il bosco da spesa viva, o terreno improduttivo nel migliore dei casi, a risorsa naturale. Gli statuti introdurranno una governance pubblico-privata e saranno realizzati con la consulenza di studi tecnici e di agronomia. I Comuni di Pigna e Rocchetta hanno già approvato lo statuto in consiglio comunale, mentre Triora ha per ora dato indirizzo favorevole. In breve tempo il “Consorzio delle Alpi Liguri” potrà essere operativo e insisterà su una superficie in parte coincidente con quella del Parco.

Quanto al Parco Alpi Liguri, il Piano Integrato ha il fine di regolamentare le attività e le iniziative sul territorio, introducendo 4 macro-zone a tutela variabile (a, b, c, d): riserve integrali, riserve generali orientate, aree di protezione, aree di promozione economica e sociale. Un modo per distinguere tra zone che devono restare intatte, da altre dove sono presenti attività economiche (in particolare quelle pastorali) e dove si intende comunque garantire la sopravvivenza economica.

Sempre dell’Ente Parco l’iniziativa di realizzare un unico sentiero di mezzacosta, complementare all’Alta Via, che dal territorio di Cosio d’Arroscia arriverà sino a Rocchetta Nervina.