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L’istituzione di un Parco Naturale nel Ponente Ligure è frutto di anni di buon lavoro svolto dagli Enti della Liguria che, specie nell’entroterra, hanno ribaltato punti di vista fortemente consolidati.

Il Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri è il risultato di un’approfondita discussione e riflessione intrapresa già a partire dagli inizi degli anni ’70 e ’90 fra le istituzioni pubbliche, le associazioni private e le categorie economiche. 

Il Direttore dell'Ente Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri

GLI ANNI SETTANTA

1972

Risale ad allora la prima idea concreta avanzata in proposito: dopo l’approvazione del D.P.R. 11, che concedeva alle Regioni la possibilità di emanare provvedimenti in difesa del patrimonio naturalistico, fu la sede sanremese di Italia Nostra a pensare seriamente all’istituzione di un’area protetta nella Provincia di Imperia.

1977

Con la Legge Regionale 40/1977 (Norme per la salvaguardia dei valori naturali e per la promozione di Parchi e riserve naturali in Liguria) fu individuato un vastissimo territorio (circa 41.000 ettari), particolarmente notevole dal punto di vista ambientale, appartenente a 39 Comuni della Provincia di Imperia e a 7 della Provincia di Savona, oggetto di un particolare regime di salvaguardia e di programmi di valorizzazione, in attesa della definizione del procedimento istitutivo del Parco. Tuttavia, la prospettata necessità di apporre vincoli e limitazioni d’utilizzo in determinate zone sollevò le polemiche di gruppi e fazioni politiche: nell’opinione pubblica si insinuò la preoccupazione che il Parco, invece che arricchire le risorse delle aree interessate, ne avrebbe limitato le possibilità di sfruttamento. Il progetto fu archiviato a causa della sempre più ferma opposizione delle comunità locali.

GLI ANNI NOVANTA

1991-1995

La salvaguardia di quel territorio restò affidata al Piano Territoriale di Coordinamento Paesistico (PTCP), in corso di approvazione nei medesimi anni. Con la nuova legge-quadro sui Parchi regionali e la successiva L.R. 12/1995 approvata in Liguria, si riprese a parlare concretamente di area protetta: nel giro di due anni la Conferenza Istitutiva del Parco delle Alpi Liguri riuscì ad elaborare uno statuto apposito, che però subì una nuova bocciatura a causa del voto contrario degli ambientalisti.

1996-1997

La Conferenza, dopo alcune riunioni tenutesi fra il 7 ottobre 1996 e l’11 settembre 1997 in un generale clima di ostilità, riuscì faticosamente a concludere i lavori giungendo ad un accordo minimale, sancito in un Documento di Indirizzi.

1998

Sulla base del Documento della Conferenza, la Giunta Regionale predispose il disegno di legge istitutivo (D.D.L. 131 del 30 aprile 1998), che però non ebbe seguito.

DAL DUEMILA A OGGI

2003

Fu intrapreso, senza esito, un isolato tentativo di riprendere il procedimento per l’istituzione del Parco.

2006

Un nuovo e decisivo impulso arrivò su iniziativa di alcuni Comuni e della Regione. Il 13 dicembre, presso la Provincia di Imperia, fu convocata la Conferenza Istitutiva, alla quale furono invitati a partecipare le Comunità Montane Argentina-Armea, Intemelia, Valle Arroscia e i Comuni di Cosio d’Arroscia, Mendatica, Montegrosso Pian Latte, Pigna, Rezzo, Rocchetta Nervina, Triora. I Comuni di Cosio, Mendatica, Pigna, Rocchetta e Triora avevano già raggiunto una pre-intesa su un progetto di Parco, sorretta dal voto favorevole dei rispettivi consigli comunali e concordata anche con la Provincia; i Comuni di Montegrosso Pian Latte e Rezzo chiesero di poter essere inseriti con porzioni dei rispettivi territori.

2007

Dopo la prima seduta, con esito interlocutorio, la Conferenza venne nuovamente convocata in data 29 gennaio; in quell’occasione venne sancito all’unanimità l’accordo su un progetto di Parco comprendente i sette Comuni, articolato in quattro distinti ambiti e raccordato da territori qualificati come “Paesaggio Protetto”, secondo la categoria V individuata dall’ IUCN-The World Conservation Union. La Conferenza licenziò quindi a termini di legge la proposta di perimetrazione, il documento di indirizzi, la bozza di statuto. Proprio l’istituzione del Paesaggio Protetto costituiva il carattere innovativo e sperimentale del nuovo Parco che, nelle intenzioni della Conferenza Istitutiva, doveva integrare la tutela delle risorse naturali del territorio con la salvaguardia di quelle attività umane che hanno nei secoli influito positivamente sul paesaggio.
Il Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri fu istituito con Legge Regionale n. 34/2007.

2008

Dopo un periodo di gestione provvisoria affidata alla Provincia di Imperia, venivano costituiti gli organi del nuovo Ente e, nella seduta del 22 dicembre, il Consiglio del Parco approvava lo Statuto.

2009

A seguito dei provvedimenti successivi alla Sentenza della Corte Costituzionale n. 272, depositata il 29 ottobre, veniva di fatto cancellato il Paesaggio Protetto e il Parco assumeva la sua forma attuale “a macchia di leopardo.”

DAL 2010

Prende forma l’attuale organizzazione dell’Ente a seguito dell’inaugurazione di nuove strutture e dell’allestimento di nuovi uffici (sede di Rezzo e ufficio territoriale di Imperia) e al consolidamento del Centro di Educazione Ambientale. A partire dal 2018, con l’attuale Direzione, vengono acquisite nuove unità di personale in distacco dalla Regione Liguria.

2022

Molini di Triora in Valle Argentina entra a far parte dei Comuni del Parco.