Il Progetto di Cooperazione Transfrontaliera PITEM BIODIVALP PROBIODIV
PROGRAMMA INTERREG V-A ITALIA – FRANCIA ALCOTRA 2014-2020
IL PROGRAMMA INTERREG ALCOTRA
Il programma di cooperazione INTERREG Alcotra (Alpi Latine COoperazione TRAnsfrontaliera), è uno dei programmi di cooperazione transfrontaliera dell’Unione Europea e interessa il territorio alpino al confine tra Francia e Italia: obiettivo del programma è migliorare la qualità della vita delle popolazioni e lo sviluppo sostenibile dei territori e dei sistemi economici e sociali transfrontalieri, attraverso la cooperazione in materia di economia, ambiente e servizi ai cittadini.
Fra i progetti supportati e finanziati dal programma Alcotra vi sono i Piani Integrati Tematici (PITEM), che hanno come obiettivo principale la standardizzazione degli approcci e la condivisione degli strumenti su un determinato settore di intervento, con azioni che devono garantire ricadute sul lungo periodo. Sono Piani mono-tematici, formati da progetti singoli che fanno riferimento ad una tematica e ad un solo obiettivo specifico del programma.
IL PROGETTO BIODIVALP PROBIODIV
L’obiettivo generale del Progetto semplice Probiodiv è quello di contribuire alla tutela e valorizzazione della biodiversità e degli ecosistemi alpini attraverso l’attuazione di una strategia di governance condivisa, integrata e transfrontaliera, la diffusione di conoscenze e metodologie mirate alla valorizzazione dei serbatoi di biodiversità, la sperimentazione di modelli economici sostenibili basati sul valore aggiunto portato dall’alta qualità ambientale, l’implementazione di una rete ecologica volta a migliorare l’integrazione tra soggetti pubblici e privati.
Il progetto intende affrontare le sfide socio-economiche connesse con la Biodiversità, migliorando la gestione degli habitat e delle specie protette della zona transfrontaliera. Obiettivo è quello di costruire, da un lato, la consapevolezza, la conoscenza e il linguaggio comune sulla biodiversità nell’area transfrontaliera, dall’altro promuovere modelli socio-economici che abbiano nella biodiversità il primo cardine strutturale, superando così il conflitto tra tutela e sviluppo.
Il progetto si svolgerà in Francia e in Italia nei vari territori di competenza dei partner e soggetti attuatori partecipanti al progetto: in particolare, saranno interessati siti naturali della Regione Liguria, della Regione Piemonte, della Regione Autonoma Valle d’Aosta, del Parco Nazionale del Gran Paradio, di Asters-CEN 74 e del Parco Nazionale degli Ecrins.
Il territorio delle Alpi Occidentali appare infatti particolarmente idoneo allo sviluppo di un sistema integrato di tutela della biodiversità, in quanto è forte l’interesse e l’impegno da parte degli organismi competenti nella condivisione di strumenti di gestione e monitoraggio.
In particolare, le azioni concrete saranno finalizzate all’attuazione di una governance condivisa, italo-francese, che miri alla valorizzazione, alla tutela attiva e partecipativa della biodiversità dell’area transalpina, che allo stato attuale risulta caratterizzata da una scarsa condivisione di conoscenze e dati tra gestori delle aree protette e stakeholder. Le attuali strategie risentono inoltre dell’assenza di una valorizzazione consapevole del capitale naturale da parte delle comunità locali.
IL RUOLO DEL PARCO ALPI LIGURI
Nella prima fase del Progetto, il personale dell’Ente Parco ha partecipato insieme agli altri partner alle diverse riunioni tecniche e comitati di pilotaggio, nei quali è stata sviluppata una strategia comune sulle azioni da realizzare e sugli obiettivi da raggiungere.
In relazione alle proprie finalità e alla propria mission, il Parco ha supportato la Regione Liguria fornendo in particolare indicazioni, dati e informazioni legati al territorio di propria competenza, nonché supporto come animatore e facilitatore negli incontri con gli stakeholder del territorio. Grazie a queste fasi preliminari è stato possibile costruire i contenuti delle prossime azioni, necessari al raggiungimento degli obiettivi di progetto.
La tutela e la valorizzazione della biodiversità a livello transalpino vengono portate avanti con il coinvolgimento e la partecipazione attiva di tutte le parti interessate, soprattutto mediante la valorizzazione economica dei prodotti locali di filiera, per realizzare un modello trasferibile e utilizzabile a livello transfrontaliero.
Con il supporto del Dipartimento di Economia dell’Università di Genova, il metodo di lavoro è stato suddiviso in fasi:
FASE 1: censimento dei prodotti e produttori di beni direttamente connessi al pascolo e ad alta qualità ambientale che appartengono alle aree Parco coinvolte nel progetto. Settore lattiero-caseario, apicultura, allevamento.
FASE 2: interviste agli operatori selezionati.
FASE 3: analisi SWOT per individuare le strategie da adottare al fine di potenziare questi settori e creare un mark-up sul prezzo del prodotto, che rispecchi il valore dell’alta qualità ambientale.
Fase 4: analisi multicriteri per ottenere un ranking delle migliori strategie adottabili.
Fase 5: indagine sui consumatori
Fase 6: sperimentazione nei punti vendita
Con il supporto di Filse (Finanziaria Ligure per lo Svilupo Economico) sono state intervistate alcune aziende del Parco operanti nei diversi settori: Agriturismo Cioi Longhi di Montegrosso Pian Latte, Agriturismo Il Castagno di Mendatica, Agriturismo La Fontana dell’Olmo di Agaggio Inferiore, Azienda Agricola Ciapparin di Cosio d’Arroscia, Azienda Il Boschetto (sede a Bastia d’Albenga), Società in Terra di Rezzo, Apicoltura Monte Abellio di Rocchetta Nervina, Agriturismo Le Caprette del Parco di Pigna, aziende agricole Schenardi Tiziana, Donati, Donati Maura, Donati Massimo, Raviolo Agostino e Giordano Matteo di Rezzo.
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