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SCI (DISCESA E FONDO)

Nel Parco delle Alpi Liguri è possibile praticare l’attività dello sci con le cime montuose alle spalle e il mare all’orizzonte: si trova infatti qui l’unica stazione sciistica del Ponente Ligure, nella suggestiva Monesi di Triora, oltre ad una pista di sci da fondo a Colle Melosa.

N.B.: Causa eventi alluvionali del novembre 2016, la stazione sciistica di Monesi resterà chiusa sino a data da destinarsi.

Monesi è una piccola frazione del Comune di Triora posta a 1376 m di altitudine alle pendici del Monte Saccarello; è raggiungibile in auto dalla Riviera dei Fiori e dal Piemonte, percorrendo la SS 28: per chi proviene dalla costa è sufficiente superare l’abitato di Pieve di Teco, deviare a sinistra per Mendatica e quindi proseguire fino a oltrepassare il Colle San Bernardo; dal Piemonte invece vi si giunge tramite il Colle di Nava, al bivio per San Bernardo di Mendatica.

Dopo i fasti degli anni Sessanta e Settanta, quando la piccola Svizzera ligure poteva disporre di 5 impianti di risalita, una seggiovia (all’epoca la più lunga d’Europa), 4 skilift (uno dei quali, il primo in Italia, fornito di illuminazione per lo sci in notturna), pista di pattinaggio e piscina, oggi Monesi è di nuovo in ripresa: nel 2008 è stata inaugurata una nuova seggiovia biposto, con 2 skilift.

Oggi le piste per lo sci alpino sono 8 in totale, adatte agli sciatori di medio livello ma anche ai principianti; a poca distanza dalla scuola sci si trova inoltre un tapis roulant per la pratica degli allievi.

A Colle Melosa (1545 m s.l.m.), in Val Nervia, vi sono infine 4 anelli da 1,5 a 5 km per lo sci da fondo, gestiti dal CAI di Bordighera: il Centro Fondo “Nello Caldi offre una suggestiva pista attorno al Monte Corma, immersa fra larici ed abeti e con vista sul mare, raggiungibile dal Rifugio Allavena.

La pista ha 4 anelli di diversa lunghezza omologati F.I.S.I. per Tecnica-classica (in fase di omologazione per Tecnica-libera), e anelli con varie difficoltà (pista blu – rossa – nera). Il Centro Fondo offre inoltre: servizio di noleggio sci, bastoncini, scarpe e sciolinature; assistenza di personale qualificato; corsi per l’apprendimento dello sci con maestri A.M.S.I.; possibilità di noleggio navette per trasporto gruppi.

CIASPOLATE

Bianco neve, azzurro cielo e blu mare: questi i colori dell’inverno sulle Alpi Liguri, che nelle giornate più limpide mescola i paesaggi montani all’orizzonte costiero. Numerosi itinerari, praticabili con le racchette da neve, permettono l’immersione totale.

Si parte dal piazzale della seggiovia, a Monesi di Triora (1376 m s.l.m.), per seguire la strada ex-militare che risale a tornanti le piste; superato il confine tra le Province di Imperia e Cuneo (1650 m s.l.m.), si incrocia lo skilift del Plateau e ci si immette su una seconda pista fino alla statua del Redentore (2164 m s.l.m.) e alla vetta del Monte Saccarello (2200 m s.l.m.). Al ritorno l’anello incontra il Rifugio Sanremo (2078 m s.l.m.), che si raggiunge camminando sul fianco nord del crinale, poco sotto il filo di cresta (attenzione ai buchi nella neve in corrispondenza di rocce o di arbusti sepolti). Dal rifugio si scende verso est lungo un canalone fino al vallone del Monte Frontè e alla Margheria Panizzi. Da qui, lungo le piste da sci, si torna infine al parcheggio della seggiovia.

Tempo di percorrenza: 6 h

Note: con particolari condizioni di neve dura potrebbero rendersi necessari i ramponi.

Dalla località di Valcona Soprana (1500 m s.l.m.), si percorre il viottolo detto camin di carrelli che, con lieve pendenza, porta alla Margheria Binda (1610 m s.l.m.); da qui si risale su un’altra pista fino al pianoro di Fascia Pornassina e ci si ricongiunge con la carrareccia (1900 m s.l.m.) che taglia il Bosco delle Navette. Si cammina in una stupenda conca, sovrastata dalla Cima Ventosa e dalla Punta Farenga, fino alle Case di Caccia Manfredi. Si inizia poi la discesa nel bosco, che riporta alla Margheria Binda, dove si chiude l’anello dell’escursione e si ripercorre per un breve tratto parte della traccia di salita.

Tempo di percorrenza: 5 h e 30 min

Si parcheggia sul piazzale della frazione Monesi di Mendatica (a valle della stazione sciistica) e si percorre una breve salita che giunge alla Margheria Bandita. Da qui si prosegue fino all’ampio pianoro della Margheria Garlenda (1600 m s.l.m.), dal quale la vista può spaziare dal Pizzo d’Ormea al sino al massiccio del Marguareis. Superata una breve rampa ci si trova all’imbocco della Valle dell’Angelo, fra la Cima Garlenda e la Cima Omo dell’Arpetta, dove è possibile ciaspolare in modesta pendenza. Si ridiscende poi lungo il lato sinistro del vallone e, al ritorno sul pianoro, si devia a sinistra su un sentiero in discesa fino alle spalle di Monesi di Mendatica, dove l’anello si conclude.

Tempo di percorrenza: 4 h e 30 min


Dal Colle di San Bernardo di Mendatica (1263 m s.l.m.) si intraprende la strada per il Colle del Garezzo; dopo circa 1 km si incrocia sulla destra la malga di Case Penna, attraversando la quale si entra in un rado boschetto. All’uscita sulla dorsale si raggiunge la Cima dell’Omo dell’Arpetta e in cresta si oltrepassa la Cima Garlenda, fino al Passo e al Monte Frontè (2153 m s.l.m.).


Dalla località Pin, oltre Realdo e Borniga (Comune di Triora), si attraversa parte della foresta demaniale di Gerbonte per arrivare, dopo una salita abbastanza agevole, al Passo del Dvenset. Superata una grande abetaia si giunge, tramite carrareccia, al Colle Testa da Nav, sul confine francese. Da qui, superato un altro bosco e qualche radura, si raggiunge la Cima di Marta.

Tempo di percorrenza: 4 h circa


Dal Colle Melosa è possibile effettuare una passeggiata nella neve, avvolti dal tipico paesaggio invernale ma con lo sguardo verso il mare; muniti di racchette da neve e bastoncini, si percorre un trekking di media difficoltà tra foreste di conifere, scoprendo tracce di animali, con la possibilità di avvistare rapaci in volo o gruppi di caprioli tra le rupi.

Tempo di percorrenza: 3 h circa