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Riparte la stagione riproduttiva della Vespa velutina: sugli alberi, o presso gli edifici, potrà capitare di avvistare i primi nidi della specie. Anche quest’anno, il Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri si riconferma come Ente di primaria importanza nel contrasto a questa specie invasiva ed estremamente dannosa, svolgendo un servizio fondamentale per la difesa delle attività agricole e forestali, nonché della flora spontanea legata all’impollinazione.

Dal 2019, su incarico della Regione Liguria, il Parco delle Alpi Liguri si occupa infatti della gestione organizzativa del sistema di segnalazione e di intervento per il monitoraggio dell’insetto e per la distruzione dei nidi individuati, mediante azioni mirate quali l’istituzione di un apposito nucleo di intervento di funzionari, l’acquisto di prodotti antiparassitari e di attrezzature necessarie alla distruzione dei nidi, l’attività di monitoraggio e la raccolta delle segnalazioni.

Nel corso del 2020 l’Ente ha ampliato anche al Levante ligure, nella Provincia di La Spezia, il proprio raggio di azione nel contrasto alla Velutina, coordinando le operazioni di segnalazione e intervento e incaricando le Associazioni ALPA Miele e ApiLiguria della distruzione dei nidi individuati in loco.

Di recente, il Parco ha anche provveduto all’acquisto di nuove attrezzature per le squadre di Protezione Civile che in Provincia di Imperia si occupano delle attività di controllo e di contrasto all’imenottero: tute antipunture con l’emblema dell’Ente, aste telescopiche con annessa strumentalizzazione, insetticida in polvere.

Il Parco ha infine incaricato il Centro Studi Bio Naturalistici di Genova (Ce.S.Bi.N.) per il supporto al coordinamento delle segnalazioni di nidi di Vespa velutina. Il Ce.S.Bi.N. è una start-up che opera nei settori della pianificazione territoriale, dei sistemi informativi territoriali e della gestione, del monitoraggio e della conservazione del patrimonio faunistico.

 

Per segnalare al Parco la presenza di un nido di Vespa velutina:

salasituazione@parconaturalealpiliguri.it

 

Per saperne di più

 

L’attività di contrasto alla Vespa velutina, definita anche Calabrone asiatico, è divenuta sempre più importante per la crescente diffusione avuta negli ultimi anni nell’area del Ponente ligure, soprattutto nell’entroterra delle Province di Imperia e Savona.

I nidi della Velutina, originaria di Cina meridionale, India, Indocina e Indonesia, sono stati rinvenuti per la prima volta in Liguria nel 2013. Il diffondersi di questo imenottero rappresenta un serio pericolo per la biodiversità e lo sviluppo della vita vegetale, poiché il Calabrone asiatico si nutre di api, bombi e altri insetti impollinatori sia delle piante coltivate che di quelle spontanee.

Riconoscere la Vespa velutina è piuttosto semplice: si presenta infatti simile al nostro calabrone (Vespa crabro) ma è di dimensioni inferiori, più scura e dotata di una banda giallo-arancione verso il pungiglione, con una caratteristica sottile linea gialla più chiara vicino alla vita. Le estremità delle zampe sono colorate di giallo.

I nidi possono essere di due tipi:
– i nidi primari si trovano in primavera attaccati a una superficie (ad esempio soffitti o terrazze) tramite un peduncolo che li sostiene e hanno la forma di una piccola sfera forata verso il basso; di norma sono costruiti a bassa altezza, perciò generalmente ben visibili;
– i nidi secondari, invece, sono grandi vespai realizzati all’aperto in luoghi riparati e inaccessibili, talvolta a notevoli altezze (5-20 metri), ad esempio sulla cima degli alberi, hanno forma sferica molto irregolare (piriforme) possono raggiungere i 60-90 cm di altezza e i 40-70 cm di diametro.

 

Visita la pagina dedicata alla Vespa velutina sul sito dell’Ente Parco